venerdì 16 marzo 2012

PARCHEGGI TRIBUNALE

E' vergognoso che uno dei tribunali più importanti d'Italia, quello di Roma Capitale, non sia dotato di parcheggi per gli operatori del diritto e gli utenti. Ogni giorno, chi si reca nel tribunale della Città Eterna, si deve inventare nuove soluzioni per trovare un posto o pagare a caro prezzo parcheggi privati.
E come beffa finale, rischiano di vedersi comminate anche sanzioni amministrative semplicemente perchè si stanno recando in un tribunale dello stato italiano per far valere un loro diritto.
E pensare che nei dintorni del tribunale ci sono innumerevoli caserme dismesse che da anni. L'amministrazione comunale ed i vari politici che si sono succeduti, hanno promesso di adibire a parcheggi pubblici queste strutture ormai inutili. Ma sembra che tutte queste promesse siano cadute nel vuoto o comunque siano rimaste solo promesse fatte sotto le elezioni per accaparrarsi un gruzzolo di voti da magistrati ed avvocati che subito dopo sono evaporate come neve al sole. Per fortuna c'è ancora chi ha memoria lunga!

mercoledì 7 marzo 2012

CENTRI ALIENANTI



Chiudono le "botteghe", i negozi boutique, gli artigiani con lo scalpello che erano vanto ed orgoglio dei nostri Comuni,con metodo sistematico
Aprono invece ogni anno nuovi mega centri commerciali . Ogni due km si trova un grande distributore e nello stesso tempo, quasi automaticamente, schiacciati dalla concorrenza invincibile di questi colossi della grande distribuzione, , svaniscono i negozi specializzati, tagliati fuori dal mercato poichè non possono essere concorrenziali nè sui prezzi nè sulle quantità dei prodotti e la capacità distributiva. Sotto sotto la maggior parte dei cittadini approva tutto questo.

Proprio in virtù dei costi ridotti. con la scusante di spendere meno, ci rifilano roba di qualità scadente, si tratti di alimenti o materiale di altro genere.

Questi centri costituiscono un ulteriore tassello volto alla disgregazione del tessuto sociale tipico.-l'aspetto omologante dei centri commerciali delle nostre città, ormai uguali dappertutto: le vetrine di Zara, Oviesse, Benetton et similia sono le stesse a Milano come a Roma come a Parigi come a Londra. oltre ad aver trasformato l'anima delle città in corso delle mutande" alludo a tutti quei negozi in franchising di biancheria intima che sorgono come i funghi.
La brutta novità è che ormai la tendenza non risparmia nemmeno più le cittadelle di provincia. L'Italia intera è piena di centri commerciali, scatole alienanti, fonti d'inquinamento, traffico e anche dell''ampliamento senza controllo delle superfici urbanizzate a discapito di campagna bella e produttiva.
Al contrario, le piccole realtà a conduzione familiare erano uno specchio della nostra Italia, il macellaio di fiducia, il panettiere, il farmacista- consigliere. Persone che un po' ti conoscevano e che sembravano prendersi a modo loro un po' cura di te, i centri commerciali al contrario sono freddi ed alienanti

RITORNO ALL'AGRICOLTURA

Ritorno all'agricoltura per promuovere un modello di sviluppo ecosostenibile non fondato sulla cementificazione selvaggia del territorio, favorire la piccola proprietà contadina, incentivare il Sud e le aree depresse del paese, fronteggiare la disoccupazione, salvaguardare l'ambiente e il territorio, favorire l'autoproduzione e di conseguenza non dipendere dalle multinazionali dell'agroalimentare e della grande distribuzione, disincentivare le colture intensive che distruggono il territorio ma anzi far crescere i propri figli con i prodotti sani della terra