mercoledì 7 marzo 2012

CENTRI ALIENANTI



Chiudono le "botteghe", i negozi boutique, gli artigiani con lo scalpello che erano vanto ed orgoglio dei nostri Comuni,con metodo sistematico
Aprono invece ogni anno nuovi mega centri commerciali . Ogni due km si trova un grande distributore e nello stesso tempo, quasi automaticamente, schiacciati dalla concorrenza invincibile di questi colossi della grande distribuzione, , svaniscono i negozi specializzati, tagliati fuori dal mercato poichè non possono essere concorrenziali nè sui prezzi nè sulle quantità dei prodotti e la capacità distributiva. Sotto sotto la maggior parte dei cittadini approva tutto questo.

Proprio in virtù dei costi ridotti. con la scusante di spendere meno, ci rifilano roba di qualità scadente, si tratti di alimenti o materiale di altro genere.

Questi centri costituiscono un ulteriore tassello volto alla disgregazione del tessuto sociale tipico.-l'aspetto omologante dei centri commerciali delle nostre città, ormai uguali dappertutto: le vetrine di Zara, Oviesse, Benetton et similia sono le stesse a Milano come a Roma come a Parigi come a Londra. oltre ad aver trasformato l'anima delle città in corso delle mutande" alludo a tutti quei negozi in franchising di biancheria intima che sorgono come i funghi.
La brutta novità è che ormai la tendenza non risparmia nemmeno più le cittadelle di provincia. L'Italia intera è piena di centri commerciali, scatole alienanti, fonti d'inquinamento, traffico e anche dell''ampliamento senza controllo delle superfici urbanizzate a discapito di campagna bella e produttiva.
Al contrario, le piccole realtà a conduzione familiare erano uno specchio della nostra Italia, il macellaio di fiducia, il panettiere, il farmacista- consigliere. Persone che un po' ti conoscevano e che sembravano prendersi a modo loro un po' cura di te, i centri commerciali al contrario sono freddi ed alienanti

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